Volete sapere quali sono le cose da vedere a taormina e dintorni in soli due giorni di vacanza a Taormina? Si tratta di una bellissima città che è forse una delle destinazioni più note e più famose di tutta la Sicilia, che nel corso dei secoli ha rubato il cuore a molteplici nobili, scrittori ed anche poeti. Questo perché Taormina è una meta lussuosa che di anno in anno attrae centinaia di migliaia di turisti in cerca della vacanza perfetta.
Taormina è una piccola città dall’anima greca, arroccata sul fianco del Monte Tauro che si affaccia anche sul Mar Ionio. Con il suo borgo medievale e con un teatro greco conservato nel migliore dei modi, questa città fa da contorno a spiagge paradisiache e mare color turchese. Inoltre è anche un piccolo lembo di paradiso sulla terra, come scrisse Goethe nel 1787 nel suo Viaggio in Italia.
La città è senza dubbio una delle migliori mete da inserire durante un viaggio in Sicilia, in modo tale da lasciare il caos e la movida e dirigervi verso quelle zone meno affollate. Quindi, organizzatevi al meglio per dedicare almeno due giorni alla visita di Taormina e dei suoi dintorni e prendetevi anche tutto il tempo per viverla senza fretta.
Taormina è una meravigliosa città da visitare a piedi in modo da poter ammirare la via principale e le strette viuzze secondarie. Le viste panoramiche sulla vallata e sul mare non mancano affatto e quando il cielo è sereno si può benissimo ammirare l’Etna, che sembrerà più vicino che mai.
Quali sono le cose da vedere in due giorni a Taormina?
Prima di dirigerci nel cuore di Taormina, vi consigliamo di fermarvi a visitare la pittoresca Chiesa di San Pancrazio, che è situata a poche centinaia di metri prima di raggiungere Porta Messina. Questa chiesa sorge proprio sulle rovine di un tempio greco dedicato a Giove Serapide, che è stato attestato da alcuni ritrovamenti archeologici.
Tra questi è doveroso citare i ritrovamenti di marmi con epigrafi negli anni 1861 e 1867 come il ritrovamento della statua della Sacerdotessa di Iside e di un anello d’oro del Sacerdote del tempio di Giove Serapide, nell’anno 1742 che riporta un’incisione.
Del tempio, al giorno d’oggi, restano soltanto dei piccoli tratti delle mura della cella, tratti che sono stati incorporati nella chiesa, mentre nel cortile si trova una parte di una colonna di granito grigio con dei blocchi di pietra del basamento del tempio. Il suo attuale aspetto rigorosamente in stile barocco risale alla seconda metà del XVII secolo, ovvero al momento in cui la chiesa è stata ristrutturata ed ingrandita.
La visita nel cuore della città è iniziata da Porta Messina ed è uno dei due portali dell’antica fortificazione della città risalenti alla dominazione araba. Da qui parte infatti la via principale, Corso Umberto I, una via lunga circa 800 metri e che termina con Porta Catania. Corso Umberto I è interamente pedonale e sappiamo che qui si affacciano le botteghe artigiane, i ristoranti caratteristici e perfino le botteghe di lusso.